venerdì 31 maggio 2013

Coltello

L'arma bianca più utilizzata e/o citata nel libro è il coltello, ne esistono svariati tipi e ovviamente divisi in categorie in base agli utilizzi e alle caratteristiche:

  1. Coltelli a lama fissa:
  • Coltelli da cucina: sono i classici coltelli usati in cucina, di diverse dimensioni, lunghezze, utilizzo, si possono comperare ovunque e se ne possono tenere in casa quanti se ne vuole, è un arma di difesa e di offesa anche se non è pearticolarmente usato nelle aggressioni.
  • Stiletto: è un coltello simile ad un pugnale, la lama è lunga dai 15 ai 20 cm ed è lunga e affilata, e l'affilatura è su entrambi i lati, la sezione è triangolare o romboidale, la sua forma è simmetrica. La sua caratteristica è di provocare ferite assai profonde e di difficile rimarginazione, lo scopo ultimo è quello di raggiungere il cuore.
  • Bowie: è  un coltello molto robusto e molto pesante, la lama è enorme e molto larga, lunga dai 15 ai 35 cm, generalmente con un controfilo affilato sulla punta lungo dai 3 ai 5 cm. L'impugnatura è generalmente in corno, composto da due guancette laterali. Può essere utilizzato come coltello da caccia, per scuoiare e squartare, poi come coltello per tranciare rami sottili o corde. In battaglia può essere usato di taglio ma sopprattutto di punta per la sua pesantezza.
  • Skinner: sono coltelli da caccia corti e tozzi, la loro lama è panciuta e non molto lunga, circa 13 cm con la punta semiassente, posta molto in alto rispetto al dorso della lama. La loro forma gli consente solo di essere utilizzato di taglio, infatti principalmente usato nella caccia per scuoiare, la lama viene sempre tenuta a rasoio.
  • Pugnale: sono coltelli con la caratteristica lama simmetrica affilata da entrambe le parti e non molto lunga. Ha origini antichissime ed è restata invariata nel tempo. La daga è un pugnale di dimensioni maggiori.
  • Kriss: è un coltello malese di tipo pugnale, la lama è a biscia, ma può essere anche diritta o appena ricurva, lunga solitamente dai 60 ai 70 cm. La lavorazione di tutte le parti del coltello e del fodero sono particolarmente curate. La punta ondulata infligge ferite profonde di difficile rimarginazione producendo una lacerazione assimmetrica, non un taglio netto. è multistrato simile alle spade giapponesi.
  • Tanto: era un coltello giapponese, l'arma corta dei samuai, usata nel seppuku il sacro rituale del suicidio conosciuto anche come Harakiri, anch'esso fatto a strati. La lama è lunga circa 30 cm.
  • Kukri: è un coltello nepalese sacro, si dice che non possa essere estratto senza fargli "bere" del sangue, se viene estratto senza poi usarlo bisogna farsi un taglietto sul braccio. La lama è lunga dai 30 ai 40 cm, grossa e pesante, affilata sulla parte concava, con angolo di circa 20°, può essere larga dai 3 ai 10 cm. La punta è più larga del resto del coltello.



     2.  Coltelli a lama mobile:
  • Classici da tasca: questi coltell presentano un perno che fissa la lama al manico, hanno lame di diverse fogge, lunghezze e modalità di utilizzo. La caratteristica fondamentale è che non hanno fermo per la lama, perciò ci si può ferire la mano nell'utilizzo, i classici sono quelli dell'esercito svizzero, di colore rosso e multi lama.
  • Da tasca con sicurezza: questi coltelli sono simili ai precedenti ma muniti di un blocco a molla sulla lama che la fissa al manico cosi da evitare di tagliarsi la mano nell'uso. Per sganciarlo, è necessario sbloccare la sicura tramite un pulsante o una levetta. Un coltello di questo tipo è l'Opinel che si blocca tramite un anello girevole.
  • Coltello con apertura ad una mano: sono coltelli che sono montati insieme ad un sistema di sicurezza a molla, hanno una lama dotata vicino al fulcro, di un buco, unghia, nottolino, sporgenza, che permette con il solo pollice di aprire la lama e di bloccarla in sicurezza in un solo gesto come riportato sotto.
  • Coltelli a scatto o ad apertura assistita: sono coltelli con forma affusolatatipo lo stiletto, oppure di altre forme più evolute. Sono coltelli veloci e infidi, nello stesso tempo in cui si impugna, basta una frazione di secondo per l'apertura e il bloccaggio in sicurezza della lama. I classici coltelli di questo tipo hanno le stesse caratteristiche degli stileti a un solo tagliente e al massimo con un controfilo di 1 o 2 cm. Il coltello illustrato qua sotto è di ultima generazione.


  • Balisong: è un coltello filippino, della categoria dei coltelli con apertura ad una mano, viene chiamato anche butterfly o coltello a farfalla, per la modalità di impugnatura, si apre in due parti. Alcuni di questi coltelli hanno il nottolino di chiusura dalla parte opposta a quella che dovrebbe essere cosi ti puoi tagliare facilmente.

domenica 19 maggio 2013

Parole chiave delle armi bianche

Le parole chiave di questo argomento sono numerose: Alcune tratte dal libro, alcune da film:

Forgiare = Ovvero il verbo con il quale si costruiscono le armi, soprattutto quelle di metallo come coltelli, spade etc...
Parare = Verbo con cui ci si para da un arma, ma ci si può anche avvantaggiare per contrattaccare.
Strumenti = Parola generica con il quale si indicano gli oggetti che possono essere di difesa, di attacco oppure di tortura.
Campo di addestramento = Per poter usare le armi bisogna imparare a usarle, quindi ci deve essere un insegnante che lo fa per lavoro ovvero un addestratore, e per fare ciò bisogna avere ad esempio un campo di tiro al bersaglio o altri tipi di campo o luoghi di addestramento.
Difesa = Un detto dice: la miglior difesa è l'attacco.
Attacco = L'attacco è l'azione atta all'offesa dell'avversario.
Avversario = Persona che ti attacca contro il quale ti devi difendere.
Duello = Combattimento tra due avversari secondo le norme cavalleresche.
Strategia = Calcolo di situazioni difficili e studio per affrontarle al meglio, per avvantaggiarsi rispetto all'avversario.

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sabato 11 maggio 2013

Mappa linguistica di "arma"

Da questo elenco si evince che i gruppi linguistici principali sono 3: di derivazione latina, anglosassone e cirillica nell'ordine:

Arma - latino
Arma - italiano
Arma - spagnolo
Arme - francese
Armë - albanese
Arm - irlandese
Arma - portoghese
Armă - rumeno
Arma - maltese

Weapon - inglese
Wapen - olandese
Waffe - tedesco
Våpen - svedese
Vopn - islandese
Vapen - norvegese


Oружие - russo
Oružje - bosniaco
Oružje - croato
Oружје - macedone
Oружје - serbo

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Film: The hunted - La preda

Il film che ho scelto il quale rappresenta al meglio l'argomento "armi bianche" è "The hunted - La preda".
Sopra è illustrata la locandina. Il film è del 2003 con Tommy Lee Jones e Denicio del Toro.La trama comincia nelle foreste dell'Oregon dove un uomo ha già ucciso e fatto a pezzi quattro cacciatori. L'esperto L.T. Bonham, ex addestratore di reclute dei reparti speciali antiterrorismo, viene ingaggiato per dare una mano a catturare questo feroce e abilissimo assassino. Bonham arrivato sul luogo dell'ultimo omicidio a supporto dell'FBI, comincia da solo la caccia, con i suoi metodi rudimentali. Ben presto è sulle tracce del ricercato, quando lo trova scopre, senza sorprendersi, che si tratta di un suo ex allievo, Aron Hallum. Dopo una positiva missione in Kosovo, Hallum ha evidenti problemi col mondo reale e ora, sentendosi braccato, reagisce uccidendo tutti quelli che possono apparirgli come minacce, con il solo utilizzo di coltelli e trappole. Nasce un corpo a corpo che prima che avvenga il peggio viene sedato dall'intervento dell'FBI. Nell'interrogatorio Hallum lascia intendere di essere minacciato perché a conoscenza di segreti militari che in effetti lo stesso Bonham dà assicurazioni che sono riservatissimi. Poi sopraggiungono tre agenti dell'antiterrorismo che, con le dovute autorizzazioni, ottengono la consegna del carcerato. Nel trasferimento sotto custodia, gli agenti sono pronti ad uccidere Hallum con un'iniezione che simula un attacco cardiaco, ma questi reagisce e riesce ad uccidere i due agenti e l'autista del furgone e a fuggire. Rifugiatosi presso la sua ultima compagna, Hallum è di nuovo raggiunto da Bonham, ma di nuovo gli sfugge.
Arrivato nel cuore di una foresta, solo Bonham è riuscito a seguirne le tracce. Dopo alcune schermaglie si arriva alla resa dei conti fra il maestro e l'allievo. Un duello col coltello all'ultimo sangue, nel quale il maestro con enorme fatica uccide il sanguinario allievo, dedicandogli poi un estremo gesto di affetto. Bonham può così tornare ad osservare i lupi nella quiete dei boschi innevati del Canada.
Consiglio la visione a tutti coloro che vogliano vedere un bel film con entusiasmanti combattimenti di coltello.

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venerdì 3 maggio 2013

Quadro: Spada di Damocle

Questo dipinto di Richard Westall del 1812, rappresenta la "Spada di Damocle".


Secondo il racconto di Cicerone, Damocle è un principe particolarmente adulatore alla corte di Dionigi I, tiranno di Siracusa nel IV secolo a.C. La storia narra di Damocle che sostiene, in presenza del tiranno, che egli è un uomo molto fortunato perchè molto potente e con una grande autorità. Dionigi gli propone di scambiare i loro rispettivi ruoli per un giorno, perchè possa assaporare tale fortuna. Damocle accetta, la sera si tiene un banchetto, durante il quale assapora i piaceri da lui desiderati. Al termine della cena Damocle vede sulla propria testa una spada affilata tenuta da un esile crine di cavallo. Dionigi l'aveva fatta sospendere sul capo di Damocle perchè capisse che la sua posizione di tiranno lo esponeva continuamente a grandi minacce. Allora Damocle perse tutto il gusto per i cibi raffinati, nonchè tutti i privilegi provati quella sera e chiese al tiranno di voler terminare lo scambio, non volendo più esser cosi fortunato.
La spada di Damocle è una metafora utilizzata per rappresentare l'insicurezza e la responsabilità comportate da un grande potere, da una parte c'è il timore che il ruolo di potere possa essere portato via all'improvviso da qualcun altro, dall'altra che la sorte avversane renda molto difficile il mantenimento.
In genere tale espressione viene usata per indicare un pericolo incombente e/o inevitabile.